La valutazione di compatibilità. Quando, come e perchè?
La valutazione di compatibilità è un processo previsto dal GDPR.
Essa riguarda la verifica della liceità di un trattamento ulteriore dei dati personali rispetto alla finalità per la quale i dati sono stati originariamente raccolti.
In altre parole, se un'organizzazione desidera utilizzare dati personali che ha già raccolto per una nuova finalità diversa da quella per la quale li ha inizialmente ottenuti, deve eseguire una valutazione di compatibilità.
Questa valutazione determinerà se il nuovo trattamento è compatibile con la finalità originaria.
Quali sono gli elementi chiave da considerare nella valutazione di compatibilità ?
- nesso tra la Finalità iniziale e la Finalità dell'Ulteriore Trattamento: Deve essere valutato se esiste un legame logico e funzionale tra la finalità iniziale del trattamento dei dati e la finalità dell'ulteriore trattamento previsto. Questo collegamento contribuirà a determinare la compatibilità del trattamento.
- se, le finalità dell'ulteriore trattamento, sono specificate direttamente nel diritto dell'Unione Europea o nazionale, e se il trattamento ulteriore è effettuato a fini di archiviazione nell'interesse pubblico, scopi di ricerca scientifica o storica o scopi statistici,
- contesto di raccolta dei dati: È importante tenere conto del contesto in cui i dati sono stati originariamente raccolti. Il contesto può influenzare la compatibilità del trattamento ulteriore.
- aspettative dell'Interessato e Possibili Conseguenze: Le aspettative dell'interessato devono essere considerate, insieme alle possibili conseguenze derivanti dal trattamento ulteriore previsto. Questo elemento aiuta a valutare la compatibilità dal punto di vista dell'interessato.
- misure Tecniche Impiegate: Le misure tecniche utilizzate per il trattamento dei dati devono essere prese in considerazione durante la valutazione della compatibilità.
- inoltre, il titolare del trattamento deve adottare misure tecniche e organizzative per garantire che i dati non siano riutilizzati in modo incompatibile con le finalità che hanno originariamente determinato la raccolta dei dati.
Quanti l'hanno fatta e quanti sono in grado di farla?
Insomma c'è ancora da fare i compiti a casa...