Monitoraggio dell'efficacia nel trattamento dei dati. Tempi e regole
In ottica di accountability, ogni quanto tempo è necessario effettuare aggiornamenti delle misure tecniche e organizzative?
Il tempo è solo una delle dimensioni da considerare.
L'efficacia del monitoraggio non è misurata solo in mesi o trimestri, ma nella sua capacità di rispondere dinamicamente alla natura dei dati, alle loro implicazioni sensibili e alle specifiche minacce che potrebbero metterli in pericolo.
Come titolari o responsabili del trattamento, abbiamo il dovere di andare oltre un semplice segno sul calendario. Coinvolgiamo attivamente il nostro Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) - quando presente - per valutare e rafforzare le nostre procedure attraverso un prisma di fattori che condizionano la sicurezza dei dati che custodiamo.
Consideriamo la tipologia e la delicatezza dei dati personali gestiti, le tendenze emergenti nelle minacce alla sicurezza, le mutevoli esigenze regolatorie e le capacità operative che possediamo per far fronte a queste sfide. Questo approccio olistico e proattivo ci permette di adattare le nostre misure di sicurezza in modo intelligente e su misura per la realtà che viviamo ogni giorno.
È un impegno che richiede più di una semplice aderenza a scadenze predefinite; richiede una valutazione continua e attenta che tiene conto dell'evoluzione del nostro ecosistema digitale.
Quattro semplici regole, da non dimenticare mai:
- Natura e sensibilità dei dati Trattati, riconoscendo che alcuni dati sono più sensibili e richiedono controlli più frequenti, la periodicità delle revisioni deve essere proporzionata al livello di rischio.
- Minacce specifiche, il monitoraggio dovrebbe essere più frequente se l'organizzazione è esposta a minacce in rapida evoluzione o ha subito recentemente incidenti di sicurezza.
- Ambiente regolatorio, le esigenze di conformità possono influenzare la periodicità del monitoraggio. Alcuni settori potrebbero avere requisiti specifici che influenzano la frequenza delle revisioni.
- Capacità operative, la frequenza deve essere realistica e sostenibile per l'organizzazione. Non dovrebbe sovraccaricare le risorse disponibili ma allo stesso tempo assicurare un livello di sicurezza adeguato.
Va ricordato che la sicurezza non è un obiettivo statico ma un processo che si adatta e si evolve con noi